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Il volume completa una trilogia relativa ai principali manoscritti lessicografici turchi in trascrizione redatti tra il XVI e XVII secolo. Per la prima volta si presenta qui in edizione integrale il "Dittionario della Lingua Turchesca" di Pietro Ferraguto, noto finora solo parzialmente dai dati forniti da A. Bombaci in un saggio del 1940. Ferraguto, nato a Messina verso il 1580, fu catturato dai turchi nella sua prima giovinezza e incarcerato a Tunisi per sei anni. Rientrato in Italia entrò a far parte della Compagnia di Gesù e compilò una sorta di manuale della lingua turca ad uso dei missionari, datato 1611 e comprendente un lemmario di circa 2500 voci turche, il cui unico manoscritto è conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli. L'importanza dell'opera nel quadro della lessicografia ottomana è notevole soprattutto perché si tratta di una fondamentale testimonianza del turco barbaresco' parlato un tempo nell'area maghrebina, finora piuttosto malnoto. Nella presente edizione il materiale ferragutiano viene esaminato nei suoi tratti fonetici, morfologici, sintattici e lessicali, raffrontato al turco-ottomano letterario e corredato di un ampio e dettagliato commento linguistico.